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into the bleah

8 agosto 2015

intodarknessAi più attenti non sarà sfuggito che il primo Star Trek di JJ Abrams mi era piaciuto.

Si trattava essenzialmente della creazione di un universo parallelo, nel quale, in seguito all’incursione spazio-temporale del cattivo di turno, si poteva immaginare per i personaggi di Star Trek un nuovo sviluppo narrativo, alternativo appunto a quello della serie originale e di tutto quanto è venuto dopo (i film, The next generation, Deep space nine, Voyager), con l’eccezione di Enterprise che, tecnicamente, è ambientata prima degli eventi dell’11° film.

Il primo film del reboot, insomma, funzionava abbastanza bene per introdurci al nuovo universo ed ai nuovi attori, facendo venire voglia di vedere come sarebbe andata…

… malino, a giudicare da Star Trek Into Darkness, di quattro anni dopo. Non sono completamente d’accordo con quanto ha scritto a suo tempo il sempre puntuale Paolo Attivissimo (qua), ma di certo il film ha dei buchi di trama notevoli (davvero è possibile teletrasportarsi dalla terra a Qronos? Perché serve il sangue di Khan e non basta quello di uno degli altri suoi compagni? Davvero tutti i film di Star Trek da Generations in poi devono finire con una scazzottata?) ed ora non so se guardare con speranza o preoccupazione a Star Trek Beyond, in uscita nell’estate del 2016…

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