lo sanno a memoria il diritto divino
… e scordano sempre il perdono, cantava tristemente ne Il testamento di Tito Fabrizio de André.
Per ricordarsi che il cristianesimo non è sub lege ma sub gratia (pare ce ne sia bisogno, di questi tempi), c’è un piccolo libretto prezioso, Chiesa ascoltaci!, in cui Aldo Maria Valli ha raccolto interviste a persone che la dottrina cattolica considera in qualche modo ‘irregolari’ (divorziati/risposati, conviventi, coppie omosessuali e, in un caso, omogenitoriali), interviste da cui, più che da uno ‘scisma sommerso‘, si resta affascinati dalla profondità della fede di chi si presenta con immacolata umiltà e racconta la proria storia, parlando di sé e di Dio – e fare teo-logia vuol dire parlare di Dio, eh – , storie fatte di compromessi o stoiche fedeltà, ugualmente dignitose e profondamente umane.
Il libro sa un po’ di instant book pubblicato nell’imminenza del Sinodo sulla Famiglia di ottobre 2015 ma merita di essere letto, soprattutto da chi a quel Sinodo parteciperà…
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