i dolori del giovane stefan
Ci ho messo un po’, ma sono arrivato alla seconda stagione di The Vampire Diaries (qua la prima).
Per ravvivare un po’ la cosa, arrivano i lupi mannari e le streghe assumono un ruolo maggiore (la stessa cosa accadeva in True Blood, però ormai ho smesso di provare a capire chi ha copiato chi) ma il plot principale della prima parte stagione è la ricomparsa di Katherine, la vampira che, a metà ‘800, era contesa tra Damon e Stefan e che, obviously, è proprio uguale alla nostra eroina Elena – il cui fratellino pare uscito dalla fase emo ed entrato nella fase “parlo coi morti”, il tutto in una sola stagione.
Poi arrivano Elijah (con pettinatura discutibile) e soprattutto Klaus, che fanno così bella figura da meritarsi una serie a parte (The Originals, qui la prima stagione), che per molti aspetti pare meglio di questa da cui deriva, in cui i subtesti adolescenziali continuano a farla da padrone, come il triangolo della relazione interclassista interspecie tra lupo mannaro, vampira e cameriere od il fatto che ogni due puntate ci sia una festa della scuola in cui muore qualcuno.
Credo che il termine tecnico sia ‘guilty pleasure’…
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