autori cattivissimi
A proposito della prima stagione di Bones (qui la seconda) scrivevo che, malgrado il tema (cadaveri in decomposizione, scheletri e serial killers, per lo più), la serie era confortante, in quanto i buoni, alla fine, vincevano sempre.
Quest’assunto è messo tragicamente in dubbio dalla terza stagione, che, in mezzo alla consueta leggerezza (Tempe che canta Girls just wanna have fun, exempli gratia), si conclude con la scoperta che l’ “apprendista” di un criminale che fa da filo conduttore agli episodi è molto più vicino di quanto si crede e che il male, purtroppo, si cela dove meno lo si sospetta.
Sarà dura riprendersi.
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