una canzone a caso – 163
Nelle boyband è abbastanza frequente che col tempo i vari membri assumano dei ruoli, per cui uno Zayn ci mette poco a diventare “quello misterioso” o un Ringo “quello bruttino”.
Per le girlband è meno facile, alle volte perché da subito una emerge fra le altre (“Diana Ross” ci mise due minuti a diventare “Diana Ross And The Supremes“, mentre è un po’ più involuta la cosa per cui le “Pussycat Dolls“, che comprendevano al loro interno Nicole Scherzinger, divennero ad un certo punto “Pussycat Dolls ft. Nicole Scherzinger“) oppure sono tutte un po’ intercambiabili (non me ne voglia chi difende le Saturdays. E non parliamo delle Sugababes).
Un caso di scuola è certamente quello delle Spice Girls che sin dall’inizio assunsero precisi ruoli, tristemente predeterminati: quella aggressiva era Scary Spice, quella snob Posh Spice, quella coi capelli rossi Ginger Spice, quella che ammiccava inquietantemente al target pedofilo Baby Spice e quella sportiva (temo con l’intento di intercettare pure il target lesbico) Sporty Spice – praticamente le Winx, solo che sarebbero “esseri umani”.
Attive per poco tempo (1996-2000, escluse le riunificazioni) seppero dunque sia non essere intercambiabili (grazie alle suddette ‘personalità’ – e quando Geri Halliwell lasciò il gruppo non si pensò di sostituirla) sia essere tutte ugualmente importanti (malgrado, vocalmente, alcune fossero imbarazzanti, Victoria cara), come, paradossalmente dimostra il fatto che nessuna fu poi in grado di crearsi una vera ‘carriera’.
E come le Winx trasmettevano l’idea che la cosa più importante al mondo non fossero i maschietti ma le amichette, con le quali bisogna andare d’accordo se si vuole stare con una di loro. Questo prima che arrivassero cose come le Bratz, va detto.
Anyway, il loro singolo di debutto, Wannabe, resta verosimilmente il loro momento più significativo, quando non ci si rendeva conto del gigantesco impatto culturale che avrebbero poi avuto.
Bastano i primi 50 secondi del video, prima ancora che parta la musica, per decidere se odiarle o adorarle:
Permettimi solo di rettificare un paio di punti:
– prima delle Winx bisognerebbe citare quale fenomeno affine W.i.t.c.h., fumetto incentrato su un gruppo di cinque ragazzine-streghe (ciascuna con proprie caratteristiche) e sulla loro amicizia (che almeno a me pare ispirato alla lontana a Sailor Moon, ma aveva il pregio di essersi riuscito a ritagliare un pubblico di età più avanzata – preadolescenti soprattutto – e di aver sviluppato vari aspetti di originalità; piuttosto, le Winx mi sono sempre apparse copie banalizzate di W.i.t.c.h.).
– i membri delle Sugababes furono intercambiabili solo per i manager: a partire dalla terza formazione (venuta dunque meno la chimica e soprattutto la combo Mutya-Keisha che garantiva il sound originale) è iniziato il declino che ha portato al naufragio della quarta formazione (zero membri originali), tanto che le tre originarie (vedi Mutya Keisha Siobhan – Flatline) dicunt abbiano riacquisito i diritti del nome – continuando ad alimentare in me la speranza che rilascino l’album del decennio, ma vabbè.
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Resto ammirato dalla tua conoscenza sui prodromi delle Winx, ma sulle Sugababes avevo scritto “non parliamo” proprio per non aprire la polemica ;-)!
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