una canzone a caso – 153
John Lennon, Imagine
Mi pare di ricordare che dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 (se non il giorno stesso), MTV (per lo meno quella italiana) iniziò a trasmettere a rotazione il video di Imagine, perché, evidentemente, qualcuno avrò pensato che avesse voluto significare qualcosa:
Parlare male di Imagine (canzone notoriamente celebrata come una delle cose più significative mai scritte) può sembrare sofistico, ma, volendo, c’è una certa ipocrisia in un milionario che si augura la scomparsa della proprietà privata (imagine no possessions), una qualche banalità (è facile immaginare un mondo migliore, quindi non si vede bene perché lui dubiti delle nostre capacità immaginative, I wonder if you can), facili concessioni al qualunquismo riduttivo (Imagine there’s no countries / It isn’t hard to do / Nothing to kill or die for / And no religion too) ed una melodia sdolcinata (ne parlano ad esempio qui), senza bisogno di definirla comunque un inno marxista (I cringed when I saw scores of CHILDREN singing Lennon’s Marxist anthem in the CLOSING CEREMONIES of the London 2012 Olympics, leggo), per quanto sia divertente scoprire quale dibattito può suscitare in certi ambienti destrorsi.
Spiace che lo si ricordi per Imagine, quando ha oggettivamente scritto di meglio…
Sì! Finalmente qualcuno si ricorda di questo, che su MTV mandarono Imagine in continuo con immagini e interviste delle persone.
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