de musica

Preso da taedium estivo (e dal Diario dell’anno della peste di Defoe che è, come dire, defaticante), ho cominciato a fare playlist degli artisti per me fondamentali (sono ossessivo-compulsivo, per cui sono in ordine alfabetico: ABBA, Ace Of Base, Alanis Morissette, Annie Lennox per ora) e, oltre a chiedermi se la presenza degli Ace Of Base sia oggettivamente giustificabile, scopro che non è così anormale che siano quasi esclusivamente canzoni ‘vecchie’ (e soprattutto legate alla mia adolescenza, non ‘vecchie’ per se) a dirmi qualcosa e a colpirmi profondamente ogni volta che le ascolto mentre, per quanto mi possa impegnare, gente tipo Katy Perry mi lascia nella completa indifferenza.

Pare infatti che ci siano ragioni scientifiche per le quali quello che ascoltiamo tra i 12 ed i 22 anni sia in qualche modo ‘speciale’ per noi. 12-22 anni per me vuol dire 1984-1994 ed effettivamente gli ABBA sono per la mia generazione una scoperta degli anni ’90 (tramite la compilation Gold del 1992), All that she wants degli Ace Of Base è del 1993 (comprai il singolo a Londra, in un momento importante della mia vita, a conferma di quanto dice l’articolo linkato), Jagged little pill è del 1995 (appena fuori tempo massimo) e gli Eurythmics hanno fatto le loro cose fondamentali tra il 1983 ed il 1989 (il capolavoro solista di Annie Lennox, Diva, è comunque del ‘92).

(questa secondo me resta una canzone FONDAMENTALE anche se la sentite per la prima volta nel 2014)