remixed wonder
Per quanto in Italia Patsy Kensit sia essenzialmente ricordata per la vicenda della spallina (se ne parlava qua e qua), l’opus degli Eighth Wonder è molto più magnum di quanto ricordassi.
La Cherry Pop (una piccola casa discografica che pubblica tra le altre cose dischi introvabili degli anni ’80) ha già ripubblicato il loro primo (e tragicamente unico) album (Fearless), cui si aggiunge ora The remix anthology, una raccolta di remix (tra cui una rarissima versione di I’m not scared – scritta dai Pet Shop Boys – che non avevo) e di rarità (c’è un lato b, una versione di Use me uscita solo in Giappone, una cosa jazz dal film Absolute beginners, un house mix di Cross my heart) che portano il tempo totale del contributo di Patsy Kensit alla storia della musica a 2 ore e 20 minuti, compreso un loro brano minore degno di sorte migliore, When the phone stops ringing: