il cinema è morto, viva il cinema
Che il futuro del ‘cinema’ sia nelle serie tv è talmente ovvio che se ne è accorto pure Tarantino.
Ad ennesima conferma della cosa, prendiamo True Detective (qui la prima stagione), che, più che una serie, è praticamente un film da otto ore, affidato ad un unico autore (Nic Pizzolato, che è in primis romanziere e docente universitario) e ad un unico regista (Cary Joji Fukunag).
La storia si muove lungo tre archi temporali (1995, 2002 e 2012) ed è ambientata in una Louisiana desolata ed onirica, nella quale due detective seguono le tracce di un (o più?) serial killer ma, e qui sta la grandezza di True Detective, al centro dell’attenzione non sta tanto il crimine su cui si indaga quanto le figure dei due, il loro rapporto conflittuale, il loro sguardo sulla vita ed il loro passato.
Ci sarà una seconda stagione, ma, pare, con nuovi attori e nuovi personaggi, sul fortunato modello di American Horror Story, altro capolavoro cinematografico televisivo.
(Edit: Mi ero scordato la magnificenza della canzone tema della serie, Far from any place di The Handsome Family)
Rieccomi! M’hai fatto venire in mente un’altra serie tv “gialla” in cui il crimine su cui si indaga è in secondo piano rispetto ai rapporti tra i personaggi. Ho parlato della serie in questo mio post: http://wwayne.wordpress.com/2014/04/27/nuove-frontiere/. Te la raccomando ad occhi chiusi. : )
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thanks, indagherò ;-)!
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Ottima decisione! Grazie per la risposta! : )
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