no more bush bashin’
Scopro di aver letto più libri sulla presidenza di George W Bush di quanto pensassi (e ho anche visto il film di Stone): l’autobiografia, il libro di un suo speech-writer, l’ingrato libro dell’ex-portavoce e i lavori di Woodward.
Mancava all’appello il libro definitivo, che direi essere il recente Days of fire di Peter Baker, volumone da 800 pagine dedicato agli otto anni di George W. Bush e Dick Cheney.
Il libro sfata parecchi luoghi comuni e tenta una ricostruzione quanto più oggettiva possibile di quanto successo tra il 2000 ed il 2008, con particolare attenzione ai rapporti interpersonali nella Casa Bianca ed i piccoli/grandi giochi di potere fra i vari comprimari (Condoleeza Rice, Donald Rumsfeld, Colin Powell, George Tenet etc. ).
Il tutto è un filino prolisso ma ci sono momenti che è difficile catalogare nel “divertente” o nell’ “inquietante”, come la paranoia di Putin (volendo si potrebbe aprire una lunga parentesi sul fatto che nelle democrazie prima o poi i mandati finiscono, mentre Putin sta ancora qua) e l’inettitudine di John McCain.