touched (not really) for the very first time
Premesso che sono così scandalosamente vecchio da avere la compilation che festeggiava i 21 anni della Virgin, la casa discografica fondata da Richard Branson ha compiuto 40 anni. Per festeggiare la ricorrenza ci sono un sacco di cose, di cui la più abbordabile è una raccolta su tre cd che ripercorre la storia dell’etichetta.
All’appello non manca nessuno: si apre con Tubular bells di Mike Oldfield, si prosegue attraverso gli anni ’70 (Sex Pistols) ed ’80 (Human League, Buffalo gals di Malcolm McLaren – che scopro aver dato parecchie idee ad Eminem – , Heaven 17, Culture Club), si arriva agli anni ’90 (Massive Atttack, Spice Girls), e c’è spazio per cose più recenti (David Guetta, Emeli Sande, i Chvrches)-
La vera chicca è il terzo cd, di solo sei brani, in cui artisti della Virgin di oggi rifanno cose della Virgin di ieri – i Kooks che rifanno Teardrop dei Massive Attack e soprattutto i Bastille alle prese con (I just) died in your arms tonight dei Cutting Crew (!!!) meritano.