livio puzzava un po’ di muffa, dice asinio pollione
Giunto ormai alla veneranda età di 90 anni, Antonio La Penna ha da poco pubblicato un lavoro che sa di testamento ad una incredibile carriera accademica, La letteratura latina del primo periodo augusteo (42-15 aC) – sì, evidentemente ha in progetto un volume sul secondo trentennio augusteo.
Si tratta di un notevole volumone che risponde pienamente al titolo; dopo una importantissima introduzione all’età “classica” per definizione, si succedono densissimi capitoli dedicati a Virgilio, Orazio, gli elegiaci e Livio, per poi scendere un po’ più nell’erudito con capitoletti stringati dedicati ad altri generi meno attestati per noi, come oratoria, giurisprudenza, grammatica e filosofia, per poi però dedicare più spazio di quanto mi aspettassi al De architectura di Vitruvio che scopro pieno di vezzi letterari e di divagazioni erudite. Alla fine c’è anche una sterminata bibliografia da cui non si finirebbe mai di attingere.
La scrittura, come sempre in La Penna, è elegantissima e l’immensa dottrina dell’autore accompagna il lettore senza affogarlo nella propria ignoranza.
Dovesse essere il suo ultimo libro, è certamente il suo capolavoro.