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una canzone a caso – 14

28 aprile 2013

gala-freedfromdesireAd un certo punto degli anni ’80 la scena musicale europea fu dominata da una cosa meravigliosa chiamata italodisco che per qualche anno resa l’Italia il posto più figo in cui stare per fare musica dance (tanto per citare tre cose: Back in the USSR, Looking for love e l’intera carriera di Den Harrow).

Dalle ceneri dell’italodisco nacquero negli anni ’90 carriere come quella di Alexia (che era la voce dietro singoli essenziali come Think about the way di Ice MC, per quanto in tv mandassero un’altra tizia che non c’entrava niente) e Gala, la cui Freed from desire conquistò mezza Europa, facendo scoprire ai ggiovani i vantaggi dello stoicismo (freed from desire – mind and senses purified mi pare un’ottima definizione dell’apatia stoica, no?).

Mai capito bene perché, ma, malgrado un altro capolavoro come Let a boy cry, la sua carriera non prese mai il volo (anche se fa ancora cose, eh). E questa è, appunto, Freed from desire:

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