mentula multifrenica
Come accennavo qui, sono in piena fase catulliana, per cui ho ripreso in mano questo lavoro fondamentale che, se tutto va bene, mi dovrebbe aiutare a fare Catullo non limitandosi ai soliti baci di Lesbia (che uno continua a leggere, ma fra le righe) bensì cercando anche altre strade, più dalle parti di Archiloco e di Callimaco, diciamo.
Per l’occasione ho letto un’edizione di Catullo per i ggiovani anglofani (no, non una di quelle ottocentesche che saltavano a piè pari una trentina di carmina, ma The student’s Catullus di Daniel H. Garrison), in cui ci sono testo e commento (nulla di trascendente, ma alcune cose interessanti ci sono) ed il cui pregio principale sono comunque le appendici, fra cui spiccano un vocabolarietto catulliano ed un ragionato indice dei personaggi citati, per orientarsi fra i vari Volusio, Gellio, Giovenzio e simili.
Quare id faciam? Perché il mio lavoro non si esaurisce nelle 18 ore in classe, ecco.