oh no, si ricomincia
Ci sono voluti tre anni (!), ma finalmente posso dire di aver visto tutti i film della serie di Venerdì 13.
L’ultimo è in realtà il secondo: nel 2009 ebbero l’idea di rilanciare la serie (reboot, pare si dica), non toccando però il primo film, ma partendo, appunto, dal secondo.
Nel nuovo Venerdì 13 si immagina che il piccolo Jason non sia in realtà annegato a Crystal Lake ma abbia assistito impotente alla decapitazione della madre che chiudeva il primo film; da allora vive nascosto nei boschi, covando vendetta.
Trent’anni dopo, degli adolescenti alla ricerca di una piantagione di marjuana (ommioddio) finiscono nelle sue grinfie – li uccide tutti, tranne una che ricorda mammina e che tiene quindi prigioniera in una vecchia minera, fin quando il di lei fratello non arriverà da quelle parti alla sua ricerca…
Il film non è terribile, anche se rispetta tutti gli stereotipi del genere e vuole essere moralisticamente educativo: se fate sesso e/o vi drogate, venite barbaramente uccisi. In più, c’è anche una velata critica sociale contro i bambini ricchi.
Un classico postmoderno.