dicevano che era la voce di Rick Astley accelerata
In un trionfo di Cliff Richard e JLS, la cosa migliore del concerto per i 60 anni di regno di Elisabetta II è stata indubbiamente (oltre alla meravigliosa Grace Jones) l’apparizione di Kylie Minogue, certamente dovuta al desiderio di celebrare il real giubileo (pare che l’Australia sia tecnicamente una monarchia. Very 2012) ma anche al più prosaico impegno promozionale per la sua nuova raccolta, The best of Kylie Minogue.
Riassumere 25 anni di gloriosa cariera in un solo disco era dura, ma qui proprio non ci siamo…
- Un disco che si apre con la canzone più importante del XXI secolo (Can’t get you out of my head – se ne parla qui) non può chiudersi con l’insignificante Never too late, brano minore della produzione di Kylie con la PWL.
- è immorale omettere What do I have to do, il momento ufficiale di passaggio dalla vecchia alla nuova Kylie
- è imbarazzante inserire Celebration, pedissequa cover dei Kool & The Gang, incisa nel ‘92 tanto per saldare obblighi contrattuali
- Wow non merita di stare in questa raccolta
- Non c’è Especially for you con Jason Donovan
- Non ci sono inediti
Ci si consola con l’allegato dvd con i video, comunque. E con questo.
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