visiting time is over and so we walk away
Tutte le cose belle finiscono, e così The visitors del 1981 resta l’ultimo album degli ABBA, e probabilmente il loro canto del cigno, perché si tratta del loro disco più coerentemente tragico, privo di momenti sereni come Mamma mia o Super trouper.
E’ un disco piuttosto elettronico (Head over hells, One of us), cupo e teso, composto alla fine di un decennio che aveva visto il mondo sull’orlo della catastrofe nucleare in mezzo alle ombre della guerra fredda (The visitors e Soldiers sono le due canzoni più impegnate degli ABBA, ormai lontani dai falò di una Fernando) e rimane un disco commercialmente frainteso (credo che solo il loro primo disco abbia venduto di meno), perché distante anni luce dall’immagine che il quartetto aveva sempre dato di sé.
Per rendersi conto di essere alla presenza di un capolavoro basta ascoltare When all is said and done:
L’album è stato recentemente ripubblicato, con annesso dvd ed alcune rarità d’epoca (tra cui una versione rarissima di Should I laugh or cry) ed una cosa totalmente inedita, un mix di vari demo di Like an angel passing through my room da cui si può vedere come gli ABBA potessero ripensare la stessa canzone in dieci versioni differenti.
E poi c’è anche The day before you came, il loro momento più alto e l’ultima cosa che abbiano mai inciso.