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Si potrebbero fare delle battute sul fatto che la cantante di Killing me softly abbia “delicatamente ucciso” le canzoni dei Beatles, invece questo Let it be, in cui Roberta Flack riprende 12 classici di Lennon/McCartney (credo però che Isn’it a pity sia del solo George Harrison), contiene alcune gradevoli sorprese, e lo dice uno che non ha mai capito i Beatles.
Non sono re-interpretazioni sconvolgenti, ma gli arrangiamenti sono spesso convincenti ed i risultati vanno dal curioso (Come together) al notevole (Hey Jude). Considerato che erano quasi vent’anni che non faceva un disco nuovo, ci si può accontentare…