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sex and violins

8 settembre 2011

Considerato quello che la riforma Gelmini sta facendo alla scuola italiana ed alla mia classe di concorso (qualcosa qui, poi c’è una pagina di Facebook), ho pensato fosse opportuno leggere un libro sullo stupro (ah! Ormai mi resta solo l’umorismo cinico).

Rape in antiquity raccoglie dodici articoli sul tema, con un concetto un po’ confuso di “antichità” (essenzialmente greca ed un po’ romana, ma c’è un intervento sul mondo bizantino ed uno sulla ripresa medievale della vicenda della povera Lucrezia  violentata da un Tarquinio e poi suicida, riletta da autori come Agostino o Chaucer) e, come tutte le miscellanee, ha testi molto interessanti ed altri meno (c’è un coso sui Sette contro Tebe di Eschilo che non si capisce bene cosa voglia da noi, anche perché nessuno viene violentato).

Interessanti, ma un po’ confusi, sono i due interventi sul diritto ateniese (ancora Lisia!); è invece molto intrigante l’articolo che affronta (ed è la prima volta che leggo una riflessione approfondita sul tema) la questione degli dèi che seducono/violentano fanciulle trasformandosi in animali (la storia più nota è quella di Zeus ed Europa), da legare forse ad un complesso rituale attico in cui le fanciulle si travestivano da orse (ne avevo letto qualcosa qui, se non sbaglio); c’è poi un bel saggio su alcune raffigurazioni di stupri mitologici su vaso da mettere in relazione a specifici riferimenti storici, due bei lavori sul tema dello stupro in Erodoto e nella commedia ‘nuova’ (Menandro, e poi il suo sviluppo in Plauto e Terenzio) ed un davvero bell’articolo che fa vedere come, nei primi libri dell’Ab urbe condita di Livio, la violenza sessuale sia sempre preludio ad importanti rivolgimenti storici (Romolo e Remo nascono da una violenza, lo stupro di Lucrezia porta alla cacciata dei re, la tentata violenza su Virginia scaccia i decemviri etc. ).

PS La prima frase non vuol dire che auguro uno stupro alla Gelmini, il senso è che la Gelmini sta stuprando la scuola… si capiva, vero?

PPS Sulla quaestio della classe di concorso, c’è anche questo sito.

10 commenti leave one →
  1. vica permalink
    8 settembre 2011 9:33 PM

    l’ha letto anche Sacconi?

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  2. 9 settembre 2011 11:23 PM

    A proposito precari, stamattina ho detto alla mia dolce metà, che si accingeva all’annuale rito della scelta della cattedra: “Consòlati, c’è chi è messo peggio di te. Tu almeno la classe di concorso ce l’hai ancora” (chissà per quanto?).

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