tasteless bracelets, anyone?
Non è facile, quando il tuo chitarrista nonché coautore lascia il gruppo alla vigilia della pubblicazione del secondo album. E non è facile sostituirlo con un 17enne sconosciuto. Eppure, la storia di Coming up, terzo album dei Suede, è andata proprio così ed il disco resta, oltre che il loro maggior successo commerciale, il loro disco più accessibile, se non il migliore.
Coming up si apre, ironicamente, con Trash e si chiude con Saturday night, una ballata impeccabile, per quanto ruffiana. In mezzo, altri tre (!) singoli e dei piccoli classici moderni, come Picnic by the motorway. L’era di Coming up fu poi particolarmente prolifica, visto che il secondo cd di questa riedizione è interamente composto da lati b, che messi insieme potrebbero stare alla pari con interi album dell’epoca – tipo Be here now degli Oasis. L’annesso dvd offre poi, oltre ai video, due concerti – il debutto parigino del nuovo chitarrista e lo storico concerto al Roundhouse nel 1996, con Neil Tennant dei Pet Shop Boys ospite in Saturday night e in quella che è la versione definitiva di Rent.
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